Ero partito con aspettative piuttosto ridotte, ormai di HCB si è visto e rivisto di tutto. Invece la mostra a Palazzo Roverella, a Rovigo, è riuscita a stupirmi, in positivo. Già all’inizio una scritta recita che “Tutte le fotografie esposte in mostra sono stampe alla gelatina d’argento di Henri Cartier-Bresson e sono conservate presso la Fondation Henri Cartier-Bresson, Parigi.” – che non significa che siano tutte stampe dell’epoca in cui sono scattate: a mio avviso, guardando la qualità del risultato, alcune sono state stampate successivamente.
Il tema della mostra sono i viaggi di HCB in Italia, ed è interessante notare, da un lato, come siamo cambiati, dalle primissime foto dei primi anni ’30, alla Roma dei inizio degli anni ’50 ed un salto drastico della stessa citta alla fine degli anni ’50: un altro mondo. Dall’altro l’assoluta stereotipizzazione dell’Italia da parte dei media esteri, con la testimonianza di alcune riviste d’epoca.
Questa volta non mi sono fatto cacciare perché stavano chiudendo: ho saltato il video, visto che si trova su Rai Play (e che l’avevo già visto). E volevo rientrare prime del calare della nebbia!