Il museo africano di Verona è sempre interessante, con la sua ricca collezione di oggetti, maschere, strumenti musicali. Mi sembra azzeccato quanto dichiarano:
E’ dal 1938 che a Verona c’è un Museo africano. Raccoglie oggetti che i Missionari Comboniani hanno raccolto in molti paesi dell’Africa sub sahariana nelle terre e tra le persone dove hanno prestato il loro servizio missionario.
Oggi il Museo è un luogo comunitario d’incontro, uno spazio culturale vivo, impegnato sul territorio con tante attività educative per la scuola e non solo, organizza mostre temporanee su temi affini la storia e le culture d’Africa e l’attualità, partecipa e si fa promotore di eventi per la cittadinanza.
Ogni tanto, poi, organizza anche esposizioni fotografiche 🙂
Questa volta ha esposto Alberto Frigoli, con il suo progetto ri.SCATTO oltre lo sguardo. Con questa serie di oltre trecento fotografie, raccolte durante i suoi spostamenti attraverso il continente a partire dagli anni ’70, coglie la bellezza dei gesti spontanei, guidandoci alla scoperta di un’Africa vissuta senza confini e senza tempo.
Anche la scelta del supporto, il Tonki, risulta quantomai indovinato.